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Interessanti spunti e riflessioni nell’articolo di Giampaolo Coletti e Fabio Grattagliano de Il Sole 24Ore
Una fotografia spietata e, per fortuna, profondamente vera sulla società ai tempi del Covid-19.
Sì, “per fortuna”, perché apre il sipario su uno spettacolo, che altro non è che il nostro vivere quotidiano, profondamente mutato.
Non ce ne rendiamo forse completamente conto, l’essere umano arriva a razionalizzare la sua stessa vita con un pò di jet lag, ma è così: viviamo molte situazioni in modo profondamente diverso e distante da due anni fa. Pensate mai a come risulti naturale “tenere le distanze” o come non si ritenga più “maleducato” o quanto meno “strano” non dare la mano o ancor di più non baciare i nostri amici nelle rare occasioni che oramai abbiamo di farlo?
E pensate a come sia “normale” vedere e comprendere le difficoltà di tutti nel gestire le 1000 cose che ieri si dovevano fare per forza altrimenti eri un “loser”?
Non riusciamo più a raggiungere in ogni cosa il “top” e facciamo i conti con quarantene, autocertificazioni, pass e regole che talvolta inibiscono la spontaneità ma rappresentano gli unici strumenti che “un’umanità imperfetta” ha creato per tutelarci. C’è chi non è d’accordo mentre per altri è normale, accettabile, comprensibile, fonte altresì di una nuova solidarietà.
Ebbene, le aziende non sono da meno: offrono sempre prodotti e servizi alla ricerca della migliore qualità, ma con un approccio più umano, autentico ed empatico perché, alla fine, sono fatte di persone. Persone che fuori dal loro ufficio sono esattamente come noi e che non sono infallibili, che fanno il loro massimo ma non sono perfetti. Questa umanizzazione delle società e del rapporto dell’utente con esse è al centro della bellissima riflessione di Grattagliano e noi di BCC Agrobresciano la condividiamo appieno.
Siamo da sempre una Banca fatta di persone per le persone e questo approccio è più che mai sentito oggi. Lo mettiamo in pratica nelle nostre consulenze finanziarie a privati e aziende, in cui cerchiamo di capire le singole esigenze e le traduciamo in progetti dedicati. Ci mettiamo al fianco del cliente passo-passo, offrendo un risultato ma prima di tutto un percorso affidabile.
Il ridimensionamento di molti aspetti della vita che la pandemia ha portato con sé può essere letto attraverso questa riflessione come un’opportunità per ristabilire il customer relationship management su valori ritrovati e condivisi.
Lo spirito e i valori trattati nell’articolo rappresentano infine quel che faremo, ma soprattutto il linguaggio e lo stile che useremo, nella nostra attività su LinkedIn. Ci metteremo nei panni dei nostri lettori, offriremo spunti e riflessioni, leggeremo commenti e osservazioni, tratteremo la realtà in modo “umano”.
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Approfondisci articolo de Il Sole 24 Ore- I brand si scoprono imperfetti tra disservizi, disagi e restrizioni di Giampaolo Colletti e Fabio Grattagliano