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Pensieri, parole e vissuto tessono la trama della nostra percezione del mondo e della definizione che ne traiamo per collocare qualsiasi esperienza, persona, o cosa al suo interno.
Nei commenti in questa rubrica, ispirata dai testi di grandi giornalisti, tentiamo di dare la nostra visione del mondo, rispettosa dell’essere umano e in linea con i valori di BCC Agrobresciano.
Oggi ci soffermiamo su pensieri, parole e vissuti che caratterizzano il lavoro e la sua evoluzione.
Lo abbiamo fatto altre volte, toccando sfumature via-via diverse. Oggi ci concentriamo sul vissuto del nostro ruolo e su come lo raccontiamo per sentirci armonici con la società.
Abbiamo riflettuto più volte su come non sia più importante “solo” lavorare, ma “sentirci bene dentro la nostra professione”, accolti e appagati non solo come “operatori” ma anche e soprattutto come esseri.
E quindi, l’idea che ci facciamo di questa posizione lavorativa omnicomprensiva influisce anche sulle relazioni umane, il nostro percepirci come essere a sé stante e che si interfaccia con colleghi, capi, clienti, Etc. E migliore è questa visione generale, maggiore sarà la nostra autostima, fulcro nevralgico del nostro benessere.
La giornalista Riccarda Zezza traccia 4 prospettive attraverso le quali prende forma questa idea del sé, 4 parametri che devono armonizzarsi in un mix equilibrato per il raggiungimento del benessere personale appena citato: virtù del tipo di lavoro, valutazione altrui, progresso e adattamento ai cambiamenti, dimensione strutturale.
In primis, considerare i valori positivi che contraddistinguono una mansione ne eleva certamente la percezione, così come ricevere opinioni elogianti della medesima, proprio per il fatto che il lavoro è anche relazione. Inoltre, la capacità adattiva di un professionista di trarre il meglio dalle sfide quotidiane rappresenta un elemento di valutazione molto sentito, poiché identifica qualità e risultati tesi al miglioramento di una persona che ha una struttura, un carattere formato e un’identità precisa.
Nella dinamica fra le quattro prospettive, ma soprattutto fra struttura e adattamento, risiede la grande sfida dei lavoratori moderni e della visione del lavoro: in un mondo veloce e in continua evoluzione mantenere un’identità unica, seppur malleabile, rispecchia la capacità di saper leggere il contesto e di saperci vivere.
D’altronde, evolve chi si adatta meglio, non il più forte. La consapevolezza di questa capacità e la lettura che ne diamo costruiscono la nostra concezione di noi stessi come essere di valore in un circolo virtuoso di crescita e tale idea guiderà le nostre scelte e le nostre azioni.
Spirito di adattamento ed evoluzione costante accompagnano BCC Agrobresciano da sempre: la nostra lunga storia ne è la testimonianza sia dal punto di vista operativo, sia nel sostegno al territorio, alle persone e, non ultimo, nella crescita dei nostri collaboratori. Tutti noi basiamo in nostro quotidiano prima di tutto sull’ascolto e prestiamo attenzione alle situazioni in cui operiamo per crescere.
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Ecco perché il modo in cui descrivi il tuo lavoro influenza come lo fai