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L’impegno culturale di BCC Agrobresciano si manifesta in numerose attività promosse dalla Banca: nell’anno di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura il sostegno all’arte, in tutte le sue espressioni, è più che mai vivo e attivo.
Dopo aver collaborato alla mostra fotografica della fotoreporter Francesca Volpi, l'impegno del nostro Comitato Soci e Cultura, porta in BCC la mostra di Livio Scarpella, noto scultore bresciano, dal titolo “Desiderantes”.
Brescia, BCC Agrobresciano - filiale Duomo Via Trieste, 10
Inaugurazione: sabato 15 aprile, ore 15.00 / Orari di apertura: 15 / 16 / 22 / 23 / 24 / 25 aprile
dalle 15.00 alle 20.00 - Ingresso libero
Conferenza stampa: martedì 11 aprile, ore 15.00 Palazzo Loggia, Sala Giunta
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La filiale di Brescia Duomo, inaugurata nel 2021, rappresenta il fiore all’occhiello della Banca: ubicata in una posizione strategica e di grande prestigio, nasce nel cuore della città e offre un servizio di private banking dedicato e professionale per la consulenza di investimenti personalizzati.
“Siamo felici di accogliere le meravigliose creazioni di Scarpella.” – dichiara Angeluccio Prestini, Presidente del Comitato Soci e Cultura – “Per noi ogni espressione artistica è importante e concorre ad accrescere la ricchezza di una comunità. Come Banca agiamo sotto il profilo economico e finanziario per servire al meglio i nostri clienti e i nostri soci, ma ci impegniamo anche a promuovere tutte quelle iniziative volte all’arricchimento della società in senso lato”.
RASSEGNA STAMPA INAUGURAZIONE 15 APRILE
Giornale di Brescia - Tra classicità e pop, nell'ancestrale limbo del desiderio
Rewriters - https://rewriters.it/a-brescia-livio-scarpella-presenta-desiderantes-mostra-personale-con-inediti/
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L’ispirazione artistica di Livio Scarpella deriva da un ricco e lungo percorso artistico e poter annoverare le sue opere in una mostra a Brescia è un grande onore per BCC Agrobresciano. Il noto scultore bresciano torna a Brescia con una mostra personale, dopo ben quattordici anni.
Presenta ventiquattro opere, di cui anche opere inedite: ceramiche smaltate, terrecotte e due bronzi, realizzate per lo più nel corso degli ultimi anni.
Il titolo della mostra attinge al nome del gruppo scultureo Desiderantes, creato con blocchi sovrapposti, sorta di frammenti che rimandano a epoche diverse. Il rapporto con il passato è per l’Artista ineludibile, la stratificazione è infatti un concetto insito nella sua opera e tale processo è pienamente contemporaneo, attuale. La sua scultura è come la spoglia moderna di una città che ha fondazione antica, proprio come Brescia.
La parola desiderantes, desideranti, deriva dal termine desiderio, desiderium, il quale ha due radici: il prefisso “de”, che suggerisce un movimento di allontanamento e distacco e il sostantivo “sidus, sideris”, che significa “astro, stella”.
Una parola che può avere un significato contrastante:
secondo alcuni il prefisso avrebbe valore intensivo e originariamente desiderare avrebbe voluto significare “fissare attentamente le stelle”, forse in attesa di un segno o ammirati dalla bellezza che non si possiede,
secondo altri il prefisso “de” invece varrebbe a dire allontanare lo sguardo perché l’augurio tanto atteso non arriva, quindi desiderare significherebbe la mancanza di qualcosa che non c’è.
Lo sguardo teso alle stelle ci riporta a numerose pagine che attraversano la letteratura. La poesia è inevitabilmente cosparsa di stelle e del dialogo rivolto al cielo, ma ancor prima degli echi che la scrittura può sollevare nei nostri animi, la parola desiderantes ci rimanda all’esistenza umana, tesa tra realtà e speranze.